UNA PROPOSTA DI LEGGE
PER LINSEGNAMENTO DEI DIRITTI UMANI
Uniniziativa straordinaria ha preso il via a Como: dopo aver lavorato
per due anni con una classe sul tema dei diritti umani, due insegnanti
di scuola superiore,Tiziana Bombardieri e Graziella Mattaliano (docenti
rispettivamente di lettere e di diritto) nel giugno scorso hanno presentato
alla Corte di Cassazione una Proposta di Legge di iniziativa popolare
riguardante la Introduzione dellInsegnamento della Disciplina
Educazione ai Diritti Umani nelle Scuole Secondarie di I e II Grado
(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 26 aprile 2002).
La Proposta di Legge (costituita da una Premessa e da sei articoli ) prevede
linsegnamento obbligatorio dei diritti umani nella scuola media
e superiore per due ore settimanali.
Intorno alliniziativa si è poi costituito un Comitato Promotore
rappresentato, oltre dalle due promotrici, da: Comune di Como, CISL, Istituto
Buddista Italiano Soka Gakkai, CGIL, ASPEM, Mani Tese, Coordinamento Comasco
per la Pace, Fondazione Internazionale Lelio Basso, Scuola Media St. di
Figino Novedrate-Carimate-Cermenate e CIMAS.
Nellelenco dei patrocini (che si arricchisce giornalmente) risultano:
Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Segretario
Generale del Consiglio dEuropa, Comuni di Cernobbio,Firenze,Torino,Venezia,
Regioni Piemonte,Lombardia,Toscana,Campania, ANCI, ecc.
Nel giugno scorso il Presidente Ciampi, venuto a conoscenza di questa
originale iniziativa, ha invitato la classe e le due docenti a pranzo
al Quirinale.
La Proposta di Legge è stata presentata ufficialmente l 11
gennaio 2003 a Como in un Convegno organizzato a Villa Olmo, alla presenza
del Prof.Papisca dellUniversità di Padova, Santini (CISL).Malusardi
(IBISG) e Nanni Salio (Sereno Regis). Da quella data decorrono i sei mesi
validi per la raccolta delle 50.000 firme necessarie per portare la proposta
in Parlamento.
In base ai rilevamenti di queste settimane,la proposta di legge sta mobilitando
e portando alla luce una grande quantità di associazioni, enti,privati
cittadini che condividono lo scopo di promuovere i diritti umani e di
insegnare ai giovani il riconoscimento del grande valore della vita.
Come sostiene il Prof. Papisca con una metafora significativa, educare
ai diritti umani significa dare una bussola per orientarsi
nelle vicende così complesse e spesso caotiche della nostra epoca.
Ci auguriamo che molti cittadini raccolgano questa opportunità
e diventino promotori o firmatari presso il proprio comune di residenza.
Per chi volesse maggiori informazioni si possono prendere contatti ai
seguenti indirizzi:
http://www.comune.como.it (la
voce dei cittadini)
oppure comitatolegge.du@libero.it
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